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Buffalo-New York City

22.10.2013 09:00

Buffalo 22/10 Ore 9:10 sul treno per New York City.
Scrivo oggi la giornata del 21.10.2013; ieri non ho fatto in tempo, ero troppo stanco.

Oggi mi sono dovuto svegliare presto, alle 5:30; il treno partiva alle 9:08 e dovevo percorrere quasi un' ora in bicicletta fino alla stazione di Buffalo, per poi preparare la bici e metterla nel solito cartone.
Ieri è stata una di quelle giornate da ricordare, una di quelle che rimarranno impresse nella mente. Ciò che ho visto, e ciò che offre la natura, è veramente spettacolare e fantastico, molto più di quello che l'uomo possa pensare di costruire (a parte le piramidi ;) )!
Buffalo non è una città che ha molto da offrire, a meno che non si è in cerca di tranquillità, quella ne ha da vendere. Un ragazzo di Dallas che alloggiava nello stesso mio ostello, mi ha detto che questa città è rinomata per la musica classica. Lui infatti è in cerca di lavoro come direttore d 'orchestra.
Wikipedia dice il contrario sul divertimento notturno di questa città, io ci sono stato e non c'è un emerito …. Sarò capitato in un periodo morto?! Forse!!!
Torniamo a noi... Sono venuto sin qua a Buffalo per visitare principalmente le cascate del Niagara, situate appunto sull'omonimo fiume che nasce nel lago Erie e sfocia nel lago Ontario in Canada.
La città che sta sulle cascate prende il nome di Niagara Falls sia dalla parte Americana sia su quella Canadese.
Il lato USA è rimasto molto naturale, con la sua bella vegetazione e un bel parco a fianco alle cascate. I canadesi, invece, ne hanno fatto una vera e propria "Las Vegas", con casinò, negozi, luci e divertimenti di ogni genere... Un grosso luna park insomma.
Si può comunque godere lo spettacolo da entrambi i lati, facendo come ho fatto io, cioè un salto nell'altro stato. C'è comunque da dire che la vista dalla parte Canadese è decisamente migliore.

Arrivo alle cascate, dopo circa un' ora con il Bus numero 40 da Buffalo, costo 2$ a tratta.

Ho visitato il parco che da sulla prima cascata, quella più piccola. L'acqua che va ad infrangersi sotto nella parte rocciosa, nebulizzandosi fino al cielo, quasi come se piovesse, dona alle cascate un suono particolare che accompagna una sensazione di meraviglia e relax.
Noto poi dei battelli denominati "Maid of the Mist" che trasportano le persone proprio vicino alle cascate. Un emozione che non devo lasciarmi sfuggire. Compro il biglietto 15,50$ e mi dirigo verso l'ascensore che porta giù al fiume, mi danno un impermeabile blu; aspetto 15 minuti circa e salgo a bordo. Il traghetto era pieno di gente, decido di salire nel ponte superiore, così per bagnarmi di più.

Partiamo e ci dirigiamo verso le cascate, prima le più piccole, chiamate "velo nuziale" e poi quelle più famose a forma di ferro di cavallo. Il traghetto arriva vicinissimo, praticamente sotto. Siamo tutti completamente fradici, smartphone e videocamere comprese, cerco di fare qualche foto, alcune credo siano uscite anche bene.
La vista da sotto rende veramente l'idea di quanta forza abbia la natura e di quanta acqua cada da lì da migliaia di anni, continuando ad erodere la parte rocciosa e a farla indiettreggiare.
Finita la doccia senza shampoo, decido di andare a fare una passeggiata in Canada, attraversando il ponte "rainbow". Arrivo a metà ponte, con in mano la cartina gps di google dell'Iphone e  intercetto la linea internazionale, la linea di confine tra USA e Canada, segnata comunque anche da una targa attaccata alla ringhiera del ponte "arcobaleno".
Passo il controllo Canadese senza troppi problemi, prendo un caffè da Starbuks, faccio un giro ammirando il grande luna park e mi fermo a mangiare da burgher king.

Mi incammino lungo il parco che costeggia il fiume e che porta vicinissimo alla cascata a ferro di cavallo. Ad un certo punto, noto un uomo seduto sotto un albero, dava da mangiare agli uccellini, ne aveva a decine di fronte a lui, sino a quando arriva sparato uno scoiattolo scuro con la punta della coda bianca. Quest'ultimo gli sale su un dal braccio e gli si mette sulla spalla. Mi avvicino all'uomo, mi siedo con le ginocchia al petto e lo scoiattolo viene subito da me e inizia a cercare arachidi tra le mie mani, spostandomi le dita con le sue unghiette abbastanza affilate. Troppo bellino!!! L'uomo mi da una nocciolina da dare allo scoiattolo nero che la prende tutto contento per poi andare a papparsela sull'albero. È arrivato il momento di andare, appena mi alzo, faccio volare tutti gli uccellini intorno al signore, mi giro e l'uomo era rimasto solo, con le mollicche di pane in mano ma senza uccellini da sfamare ahahhhahhaahahah , mi rivolgo a lui dicendogli: "Sorry man, maybe they come back"!
Continuo il mio cammino e arrivo spedito nel bagno che sta all'interno di un centro commerciale, di fronte alle cascate famose, adesso c'erano le mie da far scorrere... sarà stato vedere tutta quell'acqua... ;)
Esco dopo aver comprato qualche ricordino e mi avvicino allo strapiombo; era uscito il sole, l'acqua nebulizzata ha fatto si che uscisse l'arcobaleno, scatto tante foto e mi soffermo ad ascoltare per l'ultima volta il suono dell'acqua cadere da un altezza di 50 metri , prima di rientrare a Buffalo.
Rientrato negli Usa, prendo il solito bus 40 che mi riporta in città. Arrivo in ostello verso le 17:30, prendo la bici e vado in stazione per fare il biglietto per New York. La stazione dista 20 miglia da Downtown, quasi un ora in bici. Fatto il biglietto e accertato che le bici su quel tipo di treno possono viaggiare, rientro al centro e vado a cenare.
Rientro in ostello verso le 21:00, entro in stanza e misteriosamente il mio letto era occupato da un altra persona. Il tizio non c'era ma la sua roba si, Boh, Misteri di Buffalo!
Vado a chiedere le lenzuola per fare un altro letto, anche la ragazza alla reception rimane stupita sull'accaduto, si scusa e mi da l'occorrente. Preparo tutto, metto a ricaricare il pc e telefono e vado a letto.

Treno Amtrak direzione New York ore 16:25, il paesaggio scorre tra laghi, fiumi, colori autunnali e ponti. Adesso stiamo costeggiando il fiume Hudson, ci accompagnerà sino a Manhattan.

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