Da quando iniziai a fare i miei primi km di viaggio in bici da Chicago, si presentarono già dei problemi. In primis l'alloggio, fondamentale.
La parte che ritenevo la più semplice si è dimostrata la più "rognosa" e difficile. Sono sempre riuscito a risolvere questo tipo di problema con l'immenso aiuto di Viviana. Forse però è stato ancora più inaspettato trovare questo tipo di difficoltà qui a New York... chi mai lo avrebbe immaginato!!!
Lei ha speso tanto del suo tempo per cercare sempre di trovarmene uno, mentre io ero impegnato nell'attraversare Ohio, Pennsylvania etc...sino ad arrivare nello Stato di New York.
Infatti quando arrivai a Buffalo, Vivi mi informò dei problemi che avrei riscontrato a New York, gli alloggi non erano disponibili per tutto il periodo, avrei dovuto dormire un giorno a nord, un altro al sud e così via. Un gran bel casino.
E' per questo motivo che ho scelto questo fottutissimo Hotel cinese sino al 27, dove ho incontrato solo fastidio e nervosismo, contribuendo probabilmente all'approccio non proprio dei migliori con questa città.
Oggi ho prenotato un ostello, lo stesso della catena Hostelling International che avevo preso a Chicago dove mi ero trovato benissimo. Oltretutto questo si trova vicinissimo a Central Park in una zona molto più bella e soprattutto lontana da cinesi. Dovrò starci sino al 30, sperando così di poter visitare una gran parte di Manhattan. Per adesso sto facendo avanti e indietro in bici, ma ancora la parte nord, subito dopo Central Park, mi è sconosciuta.
Ieri ho acquistato finalmente il City Pass presso lo stesso museo che volevo visitare il 23, questa volta i soldi li avevo, pertanto tutto è andato bene.
Inizio a visitare il MET verso le 11:30, prendo l'audio guida in italiano (altri 6$) e mi avvio a visitare questo enorme museo seguendo il percorso indicato nella guida.
Il Metropolitan Museum Of Art è uno tra i più importanti musei al mondo che comprende una ricchissima collezione, piu di due milioni di opere d'arte che rappresentano il globo terrestre, quindi visitando il MET si visita il mondo.
Credo che per girarlo bene non basterebbe una settimana. Io mi limito al percorso veloce, soffermandomi un pò di più nelle parti che ritenevo più interessanti. Nonostante ciò finisco il mio bel giro alle 17:30, orario di chiusura feriale.
Esco dal museo che è quasi buio, prendo la mia bici legata al palo di fronte; problemi di parcheggio non ne ho e neanche lo pago. Anche questo è il bello di visitare una città, grande quanto vuoi, in bicicletta. Sicuramente fai prima che in macchina.
Parto velocissimo verso l' Empire State Building, volevo essere su durante il tramonto, ma la fila all'ingresso era troppo lunga e arrivo in cima all'86° piano alle 19:00.
Una vista comunque bellissima resa ancora più fantastica dall'audio guida in italiano (gratuita), che spiegava e descriveva ciò che vedevo nei vari punti intorno la ringhiera che circonda questo bellissimo grattacielo di 102 piani, inaugurato nel 1931 e costruito in soli 14 mesi.
Devo ammettere che mi è piaciuta di più la struttura panoramica delle Willis Tower di Chicago con i suoi balconi in vetro al 103° piano.
Una volta sceso, decido di fermarmi a Time Square per mangiare qualcosa, tanto ero di passaggio. Mi faccio fare un bel paninone imbottito, che non tardo a finire dalla fame che avevo.
Attacco la action cam alla bici schiaccio rec e rientro a China Town documentando il mio percorso.
A stomaco pieno dopo una bella mangiata al ristorante Thailandese.
Questa mattina è stata dura alzarmi, la frenesia di fare il più possibile mi sta affaticando troppo.
Quando si è in questa città, bisogna tenere quel ritmo frenetico che New York richiede, è impossibile rallentare, staresti fuori da tutto.
Oggi era in programma la visita alla Statua della Libertà e Ellis Island, per fortuna prima di uscire ho dato uno sguardo su internet e ho visto che la statua è visitabile ma Ellis Island riapre al pubblico dal 28, quindi decido di aspettare domenica per poterci andare.
Uscito in strada verso mezzogiorno vado direttamente a mangiare, per poi recarmi a l'American Museum of Natural History, per intenderci quello del film "Una Notte Al Museo".
Tra lunghe file e momenti di disorientamento dovuti alla grandezza di quel museo, trovo la strada giusta su come iniziare a visitarlo. Avendo visto anche a Chicago qualcosa di simile, mi soffermo di più sul planetario e la parte dedicata al Big Bang.
Immergendosi nelle varie culture mondiali e sui tanti habitat terrestri e marini riprodotti, il visitatore viene completamente catapultato nel passato sino ai giorni nostri.
Anche questa visita è finita, dovuta alla chiusura del museo, effettivamente non mi è dispiaciuto tanto, oggi non ero molto in forma.
Uscito da li, vado a prendermi il classico caramel macchiato da Starbucks con un croissant al cioccolato. Quello è un posto che mi rilassa molto, per questo a fine giornata ci vado quasi sempre.
Decido su consiglio di Viviana di andare a mangiare al Thailandese, assicurandomi del cibo molto buono. Faccio una piccola ricerca su internet e ne trovo uno con buone recensioni, si trova nel quartiere Hell's kitchen.
Arrivo al ristorante, già da subito mi da una buona impressione, pulito e con un ambiente accogliente.
Inizialmente ordino del pollo con verdure leggermente piccante, molto buono. La fame era troppa perciò ci vado dentro con un altro piatto, questa volta più piccante: noodles con maiale, uovo, cipolla, aglio e peperoni. Finalmente ordino anche una birretta, la prima di questo viaggio.
Mi gusto tutto... veramente molto buono, ci voleva qualcosa di diverso dal classico hamburgher. Tutto questo per 28$ incluso di Tips.
Rientro verso “casa” molto lentamente, considerando quanto avevo mangiato, non volevo rimettere tutto.
Per domani non ho ancora deciso, credo che deciderò direttamente quando mi sveglierò, sperando in un riposino tranquillo e che i miei vicini non facciano troppo baccano.